Come funziona il Parallel Path



Obiettivi e vantaggi

lunedì 16 novembre 2009




Rispetto ai limiti delle tecniche fino ad oggi utilizzate nella costruzione di motori elettrici, il New Magnetic Engine permette di realizzare un motore dotato di rendimento sostanzialmente costante su un'ampia gamma di carichi, tramite l'uso di magneti permanenti montati sullo statore e generanti un flusso magnetico che può essere controllato da una corrente elettrica relativamente bassa, la quale fluisce in bobine pure alloggiate sullo statore.
Il New Magnetc Engine si propone poi di raggiungere rendimenti superiori al 90% anche in versioni leggere e poco potenti, adatte all'uso in applicazioni domestiche e simili.
Un altro obiettivo dell'invenzione consiste nella riduzione della dispersione termica in virtù di rendimenti elevatissimi, sostanzialmente costanti al variare del carico, e di una scelta accurata dei materiali costruttivi.
I motori basati sulla presente invenzione possono fare a meno di un sistema di raffreddamento dinamico, migliorando così il rapporto peso/potenza.

Un vantaggio derivante dai rendimenti elevatissimi del New Magnetc Engine consiste nella possibilità di ridurre la quantità di rame impiegato negli avvolgimenti, che dunque risultano più leggeri e meno costosi. Gli avvolgimenti hanno inoltre geometrie molto semplici (simili a quelle usate nei trasformatori).

Il New Magnetc Engine permette inoltre di ridurre la rumorosità, le vibrazioni e il conseguente logorio delle componenti di un motore elettrico, montando in serie sul medesimo asse tre motori precisamente fasati da una centralina elettronica. In virtù di tale fasatura elettronica, tutte le forze trasversali operanti sull'asse del motore si elidono esattamente, tra l'altro riducendo ulteriormente la dispersione termica.


Un ulteriore vantaggio derivante dalla presenza di tre motori fasati sul medesimo asse consiste nell'esistenza di una forza di spunto adeguata ad avviare il motore indipendentemente dalla posizione relativa tra rotore e statore in fase di partenza.

Un altro obiettivo raggiunto dalla prototipazione del NME, nella sua versione a 12 poli MK12, consiste nella realizzazione di un motore capace di raggiungere un elevato numero di giri senza danneggiamenti alle componenti del motore, in virtù di un rotore composto da lamierini ferromagnetici, ma totalmente privo di avvolgimenti, magneti permanenti o di qualunque altro elemento che possa comprometterne il bilanciamento e la solidità.