Come funziona il Parallel Path



Descrizione del New Magnetic Engine

lunedì 16 novembre 2009






L'invenzione, nella sua forma di realizzazione preferenziale, comprende tre motori elettrici che condividono il medesimo asse di rotazione e operano in fase, controllati da un encoder ottico, che determina istante per istante la posizione dei rotori rispetto ai relativi statori e che comunica con una centralina elettronica contenente un processore, il quale gestisce, tramite un driver, uno stadio finale di potenza, che determina l'erogazione di corrente nelle bobine presenti sugli statori.



Ciascun motore comprende un rotore e uno statore. Sullo statore si alternano, in numero minimo di due, magneti permanenti a forma di settore di corona circolare e segmenti statorici, composti da due poli ferromagnetici a contatto con i magneti permanenti e connessi da un nucleo su cui è avvolta una bobina di rame. La sezione di tale nucleo coincide con quella della testa polare di ciascun polo ferromagnetico e con quella di ciascuna cavità polare e testa polare presente sul rotore.


Il rotore e i segmenti statorici dello statore sono realizzati con lamierini ferromagnetici in ferro-silicio separati da smalto isolante. Gli elementi del motore sono tenuti assieme da flange in grafite, leggere ma con un'altissima resistenza alla compressione, tramite opportuni mezzi di fissaggio.



I magneti sullo statore sono disposti in maniera tale da avere poli omologhi affacciati sul segmento statorico che li separa. Ad ogni dato istante, il campo magnetico generato dalla bobina posta intorno al nucleo del detto segmento statorico è tale da sommarsi a quello generato da uno dei magneti e da sottrarsi a quello dell'altro.

Il flusso magnetico massimo si ottiene quando due teste polari consecutive del rotore vanno a sovrapporsi alle teste polari dei poli ferromagnetici che sono separati dal magnete il cui flusso è accresciuto da quello generato dalle bobine. In questa posizione alle teste polari dei poli ferromagnetici che sono separati dal magnete il cui flusso è ridotto e confinato da quello generato dalle bobine sono invece sovrapposte due cavità polari consecutive del rotore.

Non appena viene invertito il verso della corrente che fluisce nelle bobine, il flusso che si chiudeva tra le teste polari del rotore e i poli ferromagnetici dei segmenti statorici viene ridotto e confinato, mentre ne appare uno che va a chiudersi tra le cavità polari del rotore e le teste polari dei poli ferromagnetici dei segmenti statorici. In questa nuova configurazione il rotore è soggetto ad una coppia che lo fa avanzare fino a quando le teste polari del rotore si sostituiscono alle cavità polari di fronte le teste polari dei poli ferromagnetici dei segmenti statorici.
Da qui il sistema procede come appena descritto, invertendo nuovamente il verso della corrente nelle bobine.